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Drone contro le Zanzare infette

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Drone contro le Zanzare, una nuova idea di WeRobotics (una serie di laboratori dedicati ad ideare soluzioni innovative tramite l’utilizzo di droni in tutti quei Paesi in via di sviluppo).

L’obiettivo dell’utilizzo del drone contro le zanzare infette – quelle portatrici di pericolose malattie quali Zika o Malaria – è quello di ridurne sensibilmente il numero tramite una particolare strategia, ovvero allevare zanzare sterili in cattività, trasportarle e rilasciarle in gran numero attraverso l’utilizzo di droni appositamente allestiti.

Questa strategia fa sì che le zanzare maschio sterili vadano a sostituire quelle selvatiche, diminuendo così fino al 90% la crescita di nuovi insetti potenzialmente infetti.

L’attenzione posta alla lotta alle zanzare non è casuale, è sostenuta da moltissimi studi, persino l’OMS (L’Organizzazione Mondiale della Sanità) conferma che le zanzare sono fra gli animali più letali al mondo, responsabili della diffusione di malattie fra gli esseri umani, provocando milioni di morti ogni anno, specialmente in tutti quei Paesi sotto sviluppati.

Nello specifico si stimano ben 700 milioni di persone  all’anno, che si ammalano di pericolose malattie quali Malaria e Zika, veicolate dalle zanzare!

Così come spiega Adam Klaptocz, co-fondatore di WeRobotics, lo spargimento di insetticida non basta più, oltre che avere innumerevoli controindicazioni, ecco perchè l’introduzione del drone contro le zanzare potrà dare ottimi risultati con una metodologia naturale.

Ma qual’è nel dettaglio il piano di WeRobotics? Come scritto prima, sostanzialmente, i droni andranno a spargere zanzare maschio sterilizzate in modo estremamente capillare, coprendo centinaia di chilometri quadrati.

Il progetto prenderà il via nei primi mesi del 2018, non appena saranno pronti i droni. Lo spargimento di zanzare infatti non è cosa semplice, il team di WeRobotics sta ultimando il delicato sistema di rilascio. Le zanzare sterilizzate dovranno essere trasportate senza creare nessun tipo di danno, una zanzara maschio danneggiata o morta non potrebbe di certo accoppiarsi con le femmine.

L’idea è quella di sedarle durante l’operazione di trasporto, conservandole in un contenitore ad una temperatura controllata compresa tra i 4°C e gli 8°C.

Una sfida davvero importante, vedremo nei prossimi mesi le evoluzioni del progetto, nel frattempo vi consigliamo la lettura del seguente articolo pubblicato qualche mese fa sul nostro blog, che riguarda sempre l’utilizzo di droni contro le zanzare: “Drone anti zanzare Pbkopter”.

 

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